To my father and my mother, and all my friends:


Io sto molto bene qui ad Hamilton Dawn, nel deserto centrale. Fra 4 giorni lasceremo questo posto per tornare ad Adelaide per due giorni e poi a sydney. Il viaggio di ritorno da qui ad Adelaide sarà massacrante, 19 ore, di autobus.
ma qui è stupendo, dormo quasi sempre nel letto del fiume con francesca, sotto le stelle e la luna, e se fa troppo freddo stiamo dentro la stanza. Il tempo è stranissimo, certe volte la notte si gela, certe notti sembra estate profonda. In queste notti la luna è piena e la vedo sorgere alle 6 e tramontare la mattina alle sei, proprio come un altro sole rosso. La mattiNA mi svegliano gli uccelli, pappagalli rosa fuxia che si chiamano GALA' e pappagallini verdi. I GalA' fanno una confusione inimmaginabile, urlano e planano su di te come indemoniati.
Abbiamo fatto splendide passeggiate, ho visto posti magici della mitologia aborigena. Siamo stati in un posto che si chiama FishHole (il buco dei pesci) che si trova nel mezzo di una gola di rosse montagne rocciose. E' un posto sacro ed è frutto del sogno del serpente dell'arcoboleno, perchè nella mitologia aborigena tutti i posti sono stati creati nel tempo dei sogni. Ad esempio la montagna rocciosa che abbiamo di fronte è il sogno del bruco, che camminando l'ha creata.
Ogni voltA CHE ti muovi in queste terre devi salutare gli spiriti del luogo, per fare il bagno nel fishHOLE devi prima chiedere il permesso al serpente dell'arcobaleno, poi lanci una pietra nell'acqua. Se questa va a fondo senza fare i cerchi allora è meglio che non ti immergi perche' significa che le creature dello stagno ti trascineranno sul fondo, se fa i cerchi puoi fare il bagno tranquillamente. A noi è andata bene, siamo stati i benvenuti e l'acqua era di un gelo tonificante incredibile. Era marrone che non vedevi nulla ma pura e intensa. Fare il bagno nel deserto è un'esperienza veramente notevole. Il letto di un fiume senza acqua affluiva al FishHole, e si stendeva verso l'orizzonte sembrava perdersi verso il paradiso terrestre.
Non voglio andarmene da qua, già mi manca questo posto, ogni giorno vola sembra pochissimo che sono arrivata. Domenica scorsa sono andata a fare una passeggiata con Francesca su una collina qua vicino e abbiamo visto tre piccoli marsupiali, forse degli Uro e dei Wallabi (sono come canguri più piccoli) uno è scappato proprio vicino a me, sono bellissimi, poi abbiamo visto un dingo grasso e biondo e un enorme acquila in caccia. Le lucertole sono grandi come gatti.
Qui ogni giorno accadono molte cose, vengono sempre visitatori, la prima settimana ci sono state un gruppo di donne aborigene dai territori del nord che ci hanno fatto partecipare ad uno dei loro dipinti, ore e ore a fare puntini colorati. Ieri c'e' stato uno storico che ci ha parlato per ore e ore attorno al fuoco di tutti i massacri e i singoli assassini che sono avvenuti nel corso nell'invasione dei bianchi, il giorno prima c'e' stato un virologo che ci ha spiegato la natura dei virus, ancora prima è venuto un botanico e bushwalker di queste terre (il bushwalker è quello che va per campi, perche' qui il deserto le montagne e le valli vengono chiamate bush) che ci ha portato in giro e ci ha raccontato mille storie delle cerimonie aborigene. Probabilmente era stato iniziato dagli aborigeni perche' quello che succede qui è che la gente, i bianchi in particolare non riescono a percepire una storia o un apparteneza culturale legata alla terra, per cui molti di loro ad un certo punto della loro vita chiedono di diventare aborigeni, facendosi iniziare in una cerimonia. Per questo per la gente che è qui con me al campo (30 persone quasi tutti australiani) è stato così importante incontrare le donne aborigene, perche' significava chiudere una ferita culturale, conoscersi, una cosa ancora molto ardua per l'australia bianca. D'altronde anche molte persone di sangue aborigeno chiedono di essere iniziate perche' cresciute da bianchi in un'ambito di negazione della loro stessa cultura.
Le persone con cui sto trascorrendo queste tre settimane sono tutte molto in gamba, circa la metà di loro fanno parte di una compagnia di danza BODYWEATHER che viene dal Buto, Tess De quincey, che ha organizzato questo campo, ha vissuto in giappone praticando oquest Bodyweather almeno 12 ore al giorno. Gli altri sono scrittori e artisti visuali. l'idea di Tess è di mettere 30 persone creative in doiversi campi dell'esperienza per tre settimane in mezzo al deserto e vedere cosa succede. Ogni giorno alle quattro vengono proposte performance e la sera a turno ognuno presenta i propri lavori.
L'etica alla base è quella del dono, una specie di lungo potlach. Anche io ho fatto performance e presentato i lavori di candida, mostrato torazine, i Live set Video e stasera Id_runners con francesca.Tutti hanno amato le cose che ho fatto vedere e tutti sono rimasti interessati ed entusiati. ho dato l'intervista con Ricardo Dominguez ad un professore del dipartimento di Performances Studies dell'università di sydney che vuole usarla per le sue lezioni. Il professore era qui quella sera perche' per 4 giorni c'e' stato un manipolo di "teorici" studiosi che era stato invitato ad unirsi a noi.
Adesso Tess si chiede come e se continuare l'esperienza il prossimo anno. io so solo che questo posto già mi manca perche' non finisce mai di stupirmi.
Il botanico bushwalker ci ha detto che questa è la terra più antica del mondo, che le montagne qui hanno quasi seimila anni, si tratta quasi di un centro energetico. In effetti è stupefacente. per giorni siamo stati immersi nel fumo perche' c'e' stato un incendio non lontano da qui, di natura dolosa, cha ha bruciato per tre settimane, e credo che bruci ancora.
IN uLTIMIS Ci sono anche i serpenti, velenosi, il custode del campo ne ha ucciso uno vicino ai bagni, e altri sono stati visti in giro, sono veloci come fulmini e saette, ma dopo una prima settimana di panico diffuso siamo staTI tranquillizzati daL BUsHwALKER DI CUI SOPRA.
passo e CHIUDO
vi amo et abbraccio
agnese